DI TUTT'ERBA UN FASCIO

Ho paura che l'aggressione a Berlusconi perpetrata da uno,la pagheremo tutti,il quadro gia compromesso inrimediabilmente dell'informazione si sta confondendo in una pastoia dove si mescola scentemente e volontariamente la dialettica,e il disaccordo democratico,il diritto di critica,con l'istigazione a delinquere,e la sedizione.
Onestamente non si può non riconoscere il ruolo del premier nel aver trascinato la politica in ambiti che vanno al di là dell'idea,con la sua pretesa di non rispettare i dettami costituzionali che lui per primo dovrebbe protegere e rispettare,tanto che ha giurato sulla costituzione il giorno dell'insediamento del governo,le sciocchezze del primo super pares,e le mille altre cose che da tempo ci preoccupano e ci amareggiano.
Io in primis ho varie volte considerato che prima o dopo questo clima di profonda frustrazione si sarebbe manifestato,e da che mondo è mondo questo avviene violentemente.
Credo profondamente nella costituzione italiana,e nel diritto,e non è certo a suon di botte che vorrei dar valore alle mie idee,le regole sociali servono proprio a non scadere nella barbarie,e a tutelare le nostre individualità,e non a costringerla con il favore del numero,ma l'ingiustizia genera ingiustizia,e questo episodio dovrebbe far capire quanto gli animi siano inaspriti,e petche,mentre dai media vedo e sento tutt'altro spirito e mi da da pensare molto,forse pagheremo uno scotto enorme per questo gesto sconsiderato ma prevedibile,potemmo trovarci a dover spiegare l'ovvio,cioè voler vedere Berlusconi in tribunale,e se il caso in carcere non vuol dire volerlo uccidere,concetto scontato ma in questo paese spesso un po per comodo un po per stupidità si tende a confondere.
Come quando si diceva di essere contro la guerra in Irac,immediatamente eri con Saddam e Bin Laden,se si aggiunge una buona dose di ipocrisia diffusa da oggi sarà sempre più comune essere descritto come un violento e anti democratico solo per essere in disaccordo con l'idea di regime